domenica 13 ottobre 2013

PARCO AVVENTURA DI CHARONTO

E dopo più di un anno di fermo ricomincio da zero...




Riparto dalla mia seconda Via Ferrata...quella di Charonto...




La prima volta che eravamo andati avevo dimenticato gli scarponi... (Via Ferrata di Chiaronto-Parco Avventura)
questa volta avevo tutto, mancavano solo le braccia....

Oggi siamo con il gruppo di Alpinismo Giovanile...

Dopo aver seguito le direttive di Flavio, moschettoni agganciati al cavo.... ci incamminiamo lungo il primo tratto di sentiero che ci porta al vero e proprio attacco della Via.

Da qui, percorrendo il primo tratto su parete, arriviamo alla prima "scaletta" 
saliamo... ed ecco il primo ponte a rete metallica.

Scesi nella rete camminiamo lungo la sua maglia e qui il braccio incomincia a farsi sentire...

proseguiamo fino al passaggio tra due rocce
scendiamo in questa fessura e uscendo, ecco davanti a noi la rete verticale...

ci posizioniamo tutti in file per aspettare il nostro turno...
poi arriva il mio e come al solito creo problemi....arrivata a metà rete non riesco più a tenermi con le braccia e mi sbilancio all'indietro...

il mio solito "aiuto!!"

faccio un paio di passi a ritroso e prendo un rinvio...

ci riprovo facendo sosta con il rinvio, ma nulla le braccia proprio non tengono...

sconforto totale...
(vorrei sprofondare)

così si muovono Franco e Flavio...

Franco mi cala la corda (sempre quella che l'altra volta mi teneva a scendere) e Flavio mi aiuta ad assicurarmi...

riparto, ma tanto le mie braccia non ce la fanno...
poi riesco a spostare il peso in avanti e da lì riesco a proseguire...

uscita dalla rete proseguo con calma e intanto Samuele e Franco mi raggiungono...

passiamo il ponte tibetano e ci raduniamo con gli altri sotto lo strapiombo...

chi lo fa e chi no, io proseguo per la via più facile meditando se uscire dalla via ferrata...
ma decido di proseguire e raggiungo i primi del gruppo che ci stanno aspettando... (vedendo poi il sentiero in discesa, penso che la mia scelta sia stata giusta)




mentre aspettiamo che gli altri ci raggiungano, poco per volta, iniziamo la salita verticale più lunga, quella che ci porterà al ponte di 70 metri.

arrivati in cima facciamo una piccola sosta e salutiamo i nostri amici del corso di escursionismo.

stare lì fermi fa freddo e allora continuiamo...




Samuele ha fretta e con il suo passo felpato, sull'ultimo ponte, soffriamo un po' il mal di mare 

concludiamo la ferrata...

per fortuna questa volta ho gli scarponi e a scendere ho qualche preoccupazione in meno dell'altra volta... (meno scivoloni rovinosi)

questa volta non c'è la neve, ma c'è comunque il fango.... e per paura di scivolare a volte mi siedo invece di stare dritta...

Alla fine è stata una bella giornata, anche se alcune cose mi hanno fatto riflettere...

in positivo ho notato che, dove la prima volta avevo esitato, questa volta sono stata più sicura ed in certi punti, ho sfruttato la roccia senza pensarci e senza paura...

in negativo c'è il fatto che la mancanza di allenamento e la paura penalizzano...
e perciò mi chiedo se sia giusto che alcune persone abbiamo fiducia in me, quando invece di aiutarli peggioro la situazione....




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