domenica 29 novembre 2015

Rocca Senghi

Finalmente una domenica libera!
Si può sfruttare per andare in montagna...

Dove vorresti andare domenica?
Mi piacerebbe fare una ferrata
Rocca Senghi?
La parte più facile?
Tutta, con uscita in condizioni invernali è uscita dal tunnel ghiacciato









Ma io ce la faccio?! 










Certo
Mi fido

Ricordando alcune descrizioni, sentite negli anni, non sono molto convinta di potercela fare...

Ramponi, piccozza, pila frontale
Ecco... Già non ci siamo, sono sprovvista è mai utilizzati 











Non l'avevo calcolato...
Non penso di potercela fare.

Ci rifletto un po' su...
Sono migliorata molto con braccia e spalle, magari questa volta ci riesco; magari è più facile.. anche di quello che mi immagino io...
Non ne sono molto convinta ma decido di provarci.

Preparo lo zaino, cerco quello più leggero.
Sono un po' tesa, non so bene cosa prendere...

Le mani per la piccozza e i piedi per i ramponi

Partenza ore sette, recuperiamo Ale e poi direzione Bellino.
Si svolta a sinistra ed il sole si nasconde dietro le cime.
Le cascate di ghiaccio...
Tutto fa atmosfera...

L'atmosfera del "ma chi ha voglia di togliersi la giacca!"


Mi ricordavo di una leggenda, ma ricordavo solo la Rocca e il Diavolo.
Mancava qualcosa in mezzo...

L'origine della Rocca Senghi, sarebbe dovuta ad una gara fra Dio ed il Diavolo.
Un giorno Satana lanciò una sfida: "Vuoi che facciamo una gara? Scommetto che non sei capace a lanciare pietre sul versante in modo tale che rimangano conficcate a metà pendenza..."
Indispettito da questa proposta, il Creatore decise di dare una buonalezione al Diavolo e senza fiatare afferrò un enorme masso rossastro per lanciarlo sui pendii della Rochaia dove si fermò nel punto più ripido del versante.
Il Demonio infuriato giurò che egli avrebbe fatto molto meglio lanciando il suo monolitomolto più lontano e così pensando,con uno sguardo fulmineo, rovesciò nel più grande disordine una massa di macigni che, invece di fermarsi sul versante, si disgregarono e si accumularono in fondovalle; era nata la pietraia di Preifiòl.

Per fortuna la Rocca Senghi e in pieno sole e.... Non c'è neve!!

Tiro un sospiro di sollievo.

Per sicurezza portiamo comunque piccozza e ramponi.
Come il mio solito, in salita, arranco e mi stacco dal gruppo.
Ma non importa, so che sono sorvegliata a vista.

Non pensavo che lo zaino diventasse così pesante...
Mi chiedo come farò a salire.

Arriviamo all'attacco e guardo quella parete così verticale...
Non mi sento pronta, o forse all'altezza...

Ci prepariamo a salire, partono Elisa e Alessandro poi io e Flavio
cioè ... io non parto, mi areno dopo pochi scalini











Mi sento corta, non arrivo ad afferrare lo scalino sopra la mia testa
Se rimango ferma mi stanco
Mi sale la paura e non so come sfruttare la roccia

È tutta così ?
I primi 30 metri
Io scendo

Ma ovviamente così sarebbe troppo facile
Io e Flavio ci spostiamo sulla via più facile o via di fuga, per chi sale dallo spigolo.
Riparto, ma di nuovo mi areno











Non è possibile! 













Alla fine bisogna utilizzare la corda









Per cosa poi?! Per colpa della mia paura...
Che Tristezza!
Perché, alla fine, dopo essere arrivata sulla cengia...la ferrata l'ho fatta da sola
e, anche quando ho perso l'appiglio








,
non mi sono bloccata ma ho subito continuato.
Vai a capire come lavora il mio cervello!

Arriviamo alla fine della ferrata, è ora di sciogliere il nodo.
Per arrivare in cima, decidiamo di passare dal buco.
Beati voi che siete magri!
(ma non so se l'hanno capita...)
Io praticamente devo strisciare perchè, se mi tiro su per vedere dove mettere i piedi, tra ziano e piccozza non ci passo più.. 
Passiamo il fortino, saliamo ancora un po' e concludiamo con i complimenti.

Non so perchè, ma non riesco a godermi a pieno il panorama; mi sembra tutto così frettoloso.

Per fortuna non c'è neve, solo qualche tratto sul sentiero di discesa.
E' in ombra e quindi bella ghiacciata, ma è talmente poca che riusciamo ad evitarla.

Scendiamo nel tunnel militare... carino!
che ci porta sopra un ex ricovero.

Visto il vento, decidiamo di scendere a pranzare in un posto un po' più riparato
e così ci rimettiamo in marcia lungo il sentiero di salita.

Tra una nuvola, una chiaccherata e l'altra, il sole riesce a scaldarci un pochino;
poi viene nuovamente coperto ed allora scendiamo.

Mentre scendiamo gli altri iniziano a parlare dei loro prossimi progetti.
Non mi va di ascoltarli, così rimango in testa alla fila e mi immergo nel mio mondo.
Anche dopo, mi sento un po' isolata.

Arriviamo all'auto.
Flavio ci dice che dal ruscello, sotto il ponte, si potrebbero provare i ramponi.
Mi piacerebbe provare ma, mentre guardiamo le piccozze, Alessandro e Elisa si sono cambiati ed Elisa è infreddolita.
Lascio perdere, non dico nulla, ci cambiamo e andiamo via. Ci saranno altre occasioni.


Sono rimasta delusa per non essere stata in grado di superare le difficoltà da sola ma, tutto sommato, è stata un bella giornata.



giovedì 12 novembre 2015

ESSERE GRATI

C'è sempre qualcosa di cui essere grati. Non essere così pessimista se ogni tanto le cose non vanno come vorresti. Sii sempre riconoscente per gli affetti e le persone che già hai vicino a te. Un cuore grato ti rende felice.
-Buddha Siddhārtha Gautama

mercoledì 4 novembre 2015

Se non lo fai anche tu, non vieni considerato

Capita, a volte, che ci rendiamo conto di ciò che ci circonda.

Non è che non ci interessa o altro ma, preferiamo allontanarci... Per non soffrire.
Perché la voglia di esserci e di fare c'è ed è immensa ma, le situazioni della vita, non sempre ci permettono di poter fare quello che vogliamo.

Che poi non è un allontanarsi. 
Ci sei sempre, solo in modo differente.
Ma questo modo differente non viene capito e tu vieni dimenticato, perchè diverso...

ma poi... perchè diverso?!


Occhio non vede, cuore non duole... no?!



Si stava meglio quando non c'era troppa tecnologia, quando ci si trovava per decidere e organizzare insieme, quando si dialogava di persona.

Ormai tutto questo si è perso, si stanno perdendo i valori, si sta perdendo di vista cos'è realmente importante.

Non ci accorgiamo più di cosa abbiamo davanti, tra le mani...
e ci lasciamo scappare persone che potrebbero essere importanti, che potrebbero cambiare o migliorare le cose...
ma siamo troppo fissi sulle nostre idee, con i paraocchi, e non vediamo più...