sabato 24 ottobre 2015

INVANO?!!

Brava! Sei migliorata e non te ne sei neanche accorta!

domenica 18 ottobre 2015

Monte Meidassa

"Guarda che sorriso raggiante che ha!"

Inizia così il sabato mattina, tra un esercizio e l'altro...

Non basta per scegliere dove andare in montagna il giorno seguente, meglio far decidere ad altri...
la mia mente è persa chissà dove

Alla sera arriva il messaggio:
"Meidassa, ma arrivati al colle potremmo deviare sul Granero. Porta casco e imbrago"

Occhi sbarrati e tra me penso "sarò in grado?!"
Decido di non pensare troppo "così sia!"

Ed è così che, dopo una notte insonne, sveglia alle 4:45, alle 6:00 si parte!



MONTE MEIDASSA 3105 m
Punto di partenza: Pian del re 2020 m - Valle Po

Mi aspettavo facesse freddo, ma non così tanto.
E' meglio accantonare l'idea di lasciare la giacca in macchina.

Usciti dal parcheggio giriamo subito a destra, sentiero V16 Colle delle Traversette.

Panorama troppo suggestivo.
Vorrei fare delle foto, ma la macchina fotografica è dispersa nello zaino chissà dove... -.-"

Ascolto i discorsi di Ale e Flavio e mi guardo attorno cercando di capire di cosa stanno parlando... ignoranza pura!
Con la neve, non riesco neanche a capire dove sono già stata.

Per fortuna esce il sole, via uno strato!
Poi ti giri e vedi quel mare di nuvole... Wow!!

La pace dei sensi...

Mentre saliamo mi chiedo "perchè non sono mai venuta a camminare da queste parti!?!" ... "che stupida!"
Timore per un posto così imponente, che ti abbraccia in tutto il suo splendore...




Saliamo fino alla caserma...
poca neve e pietre non mi piace molto, infatti si vede! -.-"

Sostiamo per un po' ed io ne approfitto per cercare la macchina fotografica, intanto cerco di seguire le spiegazioni.

"Continuiamo? Saliamo ancora?"
!!!? tra me penso "perchè questa domanda?! non sono stanca, non mi sono mai sentita così bene!"

la salita non è neanche difficile...
le ultime parole famose ed arriva quella pendenza che patisco, che mi toglie il fiato
però, non mi fermo così sovente quindi .... "sono migliorata!"
guardali lì gli esercizi di ieri, come si fanno sentire quei muscoli che non ho mai utilizzato!
brava,brava! una bella pacca sulla spalla te la meriti!

(Accresciamo un po' l'autistima!)





Non abbiamo proseguito per il Colle delle Traversette, abbiamo tenuto la destra verso il Colle Luisas 3028 m.
Poco prima del Colle ci fermiamo... Granero o Meidassa?
La voglia ed il fisico per arrampicare ci sono ma, con la neve, ho paura di aver poi dei problemi a scendere.

Così, arrivati al colle, si va nuovamente a destra verso la Meidassa.

Mentre saliamo, il vento alza la neve in una doccia gelata... 

Sono sempre più convinta che, nel film Everest, non abbiamo reso l'idea della fatica e delle condizioni...



Ed ecco la cima!
Ale ci sta aspettando, io sempre ultima facendo rallentare anche Flavio. -.-"

Sembra di volare...



“Come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta.”

GOETHE




E' ora di scendere...
"Non c'è nessun problema se è un po' più ripido a scendere, no?!"
credo che la mia espressione dica tutto...
ci fosse stata più neve o diversa, non avrei avuto problemi ma così ho paura di ribaltarmi.

In questi momenti mi vengono in  mente gli esercizi di equilibrio...
piega le gambe, porta il peso indietro...
accidenti! devo insistere di più!

Non manca comunque una mia bella scivolata.
Difficile fermarsi quando perdi tutti e due i bastoni... -.-"

Si scende tranquilli, con qualche sosta qua è là
Non è stanchezza, forse è prender tempo prima di dover lasciare quel luogo così amabile.
Prima di dover lasciare la compagnia.

In qualche modo non credo che ci siano sommità tali che non possano essere scalate da un uomo che conosce il segreto di realizzare i sogni. Questo speciale segreto, mi pare, può essere sintetizzato nelle quattro "C". Queste sono curiosità, fiducia, coraggio e costanza, e la più grande di tutte è la fiducia. Quando credi in qualcosa, credici fino in fondo. In modo coinvolgente ed indiscutibile. 
WALT DISNEY


Alcune parole pesano ma, ce ne faremo una ragione...

Per tutta la salita avevo in testa le parole di Nives Meroi, lette nel suo libro "Non ti farò aspettare"

"Non sei più quella di prima: sei lenta e debole."
"Se io sono lenta e debole, allora lui è un dopato, con tutte le pozioni magiche che gli hanno dato durante la malattia!"
"Ogni tanto provo a dargli il cambio, ma dopo appena pochi metri mi rimanda dietro perchè sono troppo lenta dice, e gli "vien nervoso"".

sono un po' una consolazione...


E' stata una bella giornata.
Tranquilla, felice, in compagnia ecc..
Questo è "l'andare in montagna" che piace a me.
Non è importante raggiungere la cima, l'importante è quello che vivi nel percorso verso la cima ed ogni percorso è sempre un traguardo.


“Non c'è cosa che non venga resa più semplice attraverso la costanza e la familiarità e l'allenamento. Attraverso l'allenamento noi possiamo cambiare; noi possiamo trasformare noi stessi.” 
DALAI LAMA




venerdì 9 ottobre 2015

riescono a distruggersi cercando di capire perché si sono create così

Le donne più forti amano i diversi, gli sbagliati, quelli che poi si rivelano incredibilmente giusti. 
Le donne forti amano i personaggi deboli del loro tempo, ma forti nel futuro. 
Le donne forti amano fermare i pianti di chi sa. 
Le donne forti sono forti e glielo puoi leggere addosso.
Le donne forti hanno sofferto. Le donne forti non cedono per seguire altri esempi. 
Le donne forti si creano, ma riescono a distruggersi cercando di capire perché si sono create così. 
Le donne forti amano le soluzioni difficili, purtroppo capiscono che sono le uniche. 
Le donne forti amano in modo diverso, amano forte. 
Le donne più forti il più non lo conoscono, perché il più sono loro.
(E. Moon)